Il 1° marzo 2021 apre la piattaforma web FOGLI di CARTA, nata dal desiderio di una ragazza che ha subito abusi sessuali in età minorili e che crede nella funzione trasformativa dell’arte come cura dell’anima, soprattutto in presenza di un ascolto autentico.
In questo periodo pandemico, in cui la maggior parte delle famiglie è chiusa in casa, i dati degli abusi sessuali e violenze domestiche hanno avuto un’impennata, dunque sembrava necessario far nascere uno spazio web dove, poter condividere la sua storia di abusi sessuali subiti in età infantile.
La nostra speranza è che si componga una rete di storie che, grazie alla forza di tutte e tutti, potrà trasformare esperienze traumatiche in una occasione di rinascita, infatti siamo convinti della funzione catartica dell’arte che cura l’anima, soprattutto su terreni fertili come quello di uno ascolto autentico.
E’ stato deciso il 1° marzo, data in cui non sono previste uscite di nuovi DPCM, né feste nazionali o altri eventi eclatanti, per dare la massima risonanza alla iniziativa.
Vera Munzi, è la coordinatrice del progetto FOGLI di CARTA.
Ci racconta che durante la costruzione del progetto “FOGLI di CARTA” ha incontrato tante persone che hanno trovato parole per narrare ciò che, senza parole e senza ascolto, diventerebbe a detta di Vera Munzi “un pensiero che distrugge.”
Aggiunge: “La scena finale del videoclip dimostra l‘importanza del recupero di quei fogli di carta stracciati, metafora delle storie dimenticate.