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Laura Bassi, storia di una delle prime donna laureate in Italia

La fisica Laura Bassi nacque a Bologna, allora Stato Pontificio, il 29 ottobre 1711, è stata tra le prime donne laureate in Italia e una delle prime al mondo a ottenere una cattedra universitaria.

Il suo nome completo era Laura Maria Caterina Bassi Veratti, la madre Maria Rosa Cesari come il padre Giuseppe, avvocato venivano da Scandiano, all’epoca ducato di Modena e Reggio e oggi comune in provincia di Reggio Emilia.

Il nonno Giacinto dal 1655 gestiva a Bologna una spezieria, i laboratori farmaceutici dell’epoca, dove venivano preparati e venduti medicamenti a base naturale.

Storia e vita di Laura Bassi

L’ambiente familiare colto e la sua città natale, secondo molti sede della più antica università dell’occidente, fu il luogo ideale perché Laura Bassi potesse sviluppare le sue potenzialità.

Inoltre a Bologna già diverse donne si distinsero per doti intellettuali e artistiche, quindi la Bassi in qualche modo anticipò i tempi dell’emancipazione femminile.

 

Fin da piccola Laura Bassi dimostrò eccezionali doti intellettuali, notate poi da un parente della famiglia, il sacerdote don Lorenzo Stegani che le insegnò la grammatica italiana, francese e latina.

Poi i genitori le impartirono educazione privata sotto la guida del medico di famiglia Gaetano Tacconi, anche docente di medicina, biologia e storia naturale.

Fu lo stesso Tacconi che in seguito chiese alla famiglia di poterla istruire in segreto anche in psicologia, fisica, matematica, metafisica e logica, materie universitarie che Laura Bassi, in quanto donna non poteva accedervi. 

Poi quando la ritenne pronta il Tacconi la fece esaminare da alcuni colleghi e personalità cittadine.

Così il 17 aprile 1732 Laura Bassi, non ancora ventenne sostenne le sue 49 tesi di filosofia davanti a professori, letterari e religiosi, rispondendo alle domande di 5 dotti dell’epoca.

Le sue argomentazioni, così ben articolate suscitarono l’ammirazione di diversi eminenti e studiosi, così il 12 maggio dello stesso anno ricevette la laurea in filosofia, diventando una delle prime donne in Europa a ricevere un titolo dottorale. 

Inoltre il Senato accademico le assegnò anche una libera docenza, aggregandola al collegio dei dottori in filosofia.

Per l’epoca fu un avvenimento storico, tanto che a Bologna per diversi giorni si tennero festeggiamenti in suo onore, anche grazie alle autorità cittadine che diedero all’evento la maggiore solennità possibile.

Inoltre furono pubblicate tre raccolte di poesie in dialetto bolognese, italiano e latino, oltre a coniare una medaglia in onore di Laura Bassi.

L’avvenimento ebbe una forte risonanza in Europa, suscitando sia curiosità che emulazione, soprattutto negli Stati Tedeschi dove i più autorevoli giornali letterali dell’epoca, gli Acta Eruditorum di Lipsia, ne fecero un ampio resoconto.

Il 27 giugno dello stesso anno Laura Bassi discusse alcune tesi di filosofia naturale sull’acqua per ottenere un’altra libera docenza, così il 29 ottobre ricevette la cattedra onoraria di filosofia con uno stipendio di 500 lire bolognesi.

Tuttavia per i dettami dell’epoca, essendo donna poté insegnare solo su permesso dei superiori e in occasioni speciali, come visite di prelati e principi.

Laura Bassi tenne la sua prima lezione il 17 dicembre 1732 presso il luogo adibito alle dimostrazioni anatomiche pubbliche dell’Archiginnasio di Bologna.

Poi dal 1734 fu partecipe alle cerimonie annuali dell’anatomia pubblica.

Nel 1738 Laura Bassi sposò Giuseppe Veratti, medico e lettore di fisica dell’università, suscitando critiche di molti concittadini convinti che per una donna, studio e matrimonio fossero incompatibili.

Dal matrimonio i due coniugi ebbero otto figli, tre dei quali morirono in tenera età e la Bassi si occupò personalmente della loro educazione e cura, senza mai rinunciare agli studi.

La grande cultura di Laura Bassi non era limitata alla filosofia, bensì si espandeva a discipline come algebra, geometria, metafisica e logica, oltre all’ottima conoscenza del latino, greco e francese.

Quindi per l’epoca Laura Bassi rappresentò un’eccezione oltre che una svolta significativa per la futura emancipazione femminile, soprattutto per le sue ricerche e gli incarichi come docente.

La sua casa scuola di Laura Bassi

Nel 1745 la Bassi venne nominata accademica albertina da papa Benedetto XIV, nonostante l’opposizione dei colleghi, ricevendo anche una pensione di 100 lire bolognesi all’anno.

Nel 1749, nel laboratorio allestito a casa sua insieme al marito Laura Bassi avviò dei corsi di fisica sperimentale che ebbero subito grande successo, poiché frequentato soprattutto da studenti dell’università.

Dato che il suo corso era l’unico che a Bologna trattasse la materia, il Senato accademico ne riconobbe la pubblica utilità, assegnandole anche uno stipendio di 1.000 lire bolognesi.

La casa scuola di Laura Bassi divenne famosa in diversi paesi europei, oltre che luogo di incontri per conversazioni e confronti scientifici, con accademici, letterati e artisti.

Nonostante i successi e la fama internazionale si dovette attendere il 1766 affinché il Senato accademico conferisse alla Bassi la cattedra di fisica sperimentale presso l’Istituto delle Scienze, questa volta senza limitazioni dovute al sesso.

Ricerche e studi

Laura Bassi era seguace delle teorie Isaac Newton, che applicò in molti campi di ricerca, in particolare nella fisica elettrica, divenendone insieme al marito uno dei principali cultori italiani dell’epoca.

A lei si devono contributi e approfondimenti della Fisica non aristotelica e newtoniana, oltre a quelli sul moto dei fluidi e sull’elettricità.

Laura Bassi fu anche in contatto con diversi scienziati dell’epoca, come il fisico comasco Alessandro Volta, il collega e matematico cuneese Giovanni Battista Beccaria, l’abate fisico francese Jean Antoine Nollet e il parigino Voltaire.

Inoltre fu anche insegnante del biologo emiliano Lazzaro Spallanzani, colui che confutò la teoria della generazione spontanea con un esperimento poi ripreso e perfezionato dal chimico e microbiologo francese Louis Pasteur.

Laura Bassi si spense nel 1778 a Bologna, all’età di 66 anni.

Le sue spoglie riposano presso il Monastero del Corpus Domini di Bologna.

Nel 1891, una Dichiarazione Ministeriale intitolò la Scuola Normale Superiore Femminile di Bologna a Laura Bassi.

Anche Sant’Antimo, in provincia di Napoli le ha intitolato un liceo statale.

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