Il sonno nei bambini è fondamentale sia per lo sviluppo che la crescita.
Il sonno nei bambini non è uguale per tutti, dipende prima di tutto dall’età.
L’American Academy of Sleep Medicine sul Journal of Clinical Sleep Medicine ha pubblicato uno studio indicando alcune linee guida per la durata del sonno nei bambini e ragazzi dai 4 mesi fino ai 18 anni.
Per una buona salute è importante gestire il ritmo di sonno nei bambini, che devono dormire regolarmente in base all’età, quindi evitando di riposare poco o troppo tempo.
La dott.ssa Shalini Paruthi, specializzata in Pneumologia Pediatrica, fra i medici partecipanti ad un gruppo di lavoro dedicato, afferma che “un buon sonno è fondamentale per una vita sana, quindi è molto importante che fin dalla prima infanzia si adottino corrette abitudini.
È indispensabile che queste abitudini vengano seguite anche in età adolescenziale, per assicurarsi una corretta quantità di sonno.”
Lo studio evidenzia che dormire in maniera regolare favorisce una migliore salute in senso generale oltre a migliori prestazioni per ciò che concerne attenzione, apprendimento, memoria, stabilità emotiva, qualità della vita, salute fisica e mentale.
Secondo gli esperti dell’American Academy of Sleep Medicine, in Illinois, Stati Uniti, dormire meno rispetto alle ore consigliate può causare carenza di attenzione e apprendimento.
Anche dormire più delle ore consigliate non va bene, poiché potrebbe provocare conseguenze negative per la salute psicofisica.
Inoltre è importante una buona qualità del sonno.
Spesso per assicurare una buona qualità di sonno nei bambini occorre seguire delle regole basilari, come evitare televisione e videogiochi prima di dormire, preferendo invece un libro o un bagno caldo.
In qualsiasi caso se un bambino soffre di insonnia o disturbi del sonno, è bene rivolgersi al pediatra o ad un medico specializzato.
Il buon sonno nei bambini è una condizione che si apprende nei primi mesi di vita.
Per mamma e papà e fondamentale conoscere come si sviluppa l’organizzazione del sonno nei bambini, per potersi adattare ai suoi ritmi, comprendere come e quando vanno modificati e quando invece vanno rispettati.
Le modalità del sonno nei bambini cambiano nel corso della vita, questo è particolarmente evidente nel periodo che va dalla nascita fino al primo anno di vita.
Questi cambiamenti hanno una base neurologica, ovvero riflettono la maturazione dei circuiti nervosi alle base dell’alternanza sonno veglia, poi dipendono anche da fattori genetici, quindi ereditari.
Questa maturazione si svolge principalmente nei primi 6 mesi di vita del bambino, poi tende a modificarsi molto meno.
Le modalità del sonno nei bambini sono anche condizionate dallo sviluppo, che a sua volta è influenzato dalle relazioni che il piccolo ha con l’ambiente, prima di tutto con mamma e papà.
Il sonno è un aspetto complesso della crescita, viene condizionato da fattori genetici, neurologici, psicologici ed emotivi, questo significa che ogni bambino ha un suo modo di dormire ed è fondamentale che mamma e papà imparino a conoscerlo.
Come cambia il sonno nei bambini nel primo anno di vita
Nei primi 3-4 mesi il bambino non conosce la differenza fra giorno e notte, il suo ritmo sonno veglia non dipende dall’ambiente, bensì è regolato dai bisogni interni legati a fame e sete.
Quindi è importante che mamma e papà adattino i propri ritmi a quelli del neonato.
Dopo i 4 mesi il neonato si adatta gradualmente ai ritmi esterni e le abitudini regolari lo aiutano a sincronizzare il ritmo endogeno con quello esterno, quindi a concentrare il riposo nelle ore notturne.
Questa è una fase fondamentale dello sviluppo ed è importante che mamma e papà abituino il bambino a differenziare la veglia dal riposo notturno.
Come e quanto dorme il neonato
Un neonato dorme circa 16-18 ore al giorno, senza fare distinzione fra giorno e notte, in ogni caso ci sono differenze soggettive.
Infatti in questa fase si può notare la differenza fra i brevi o lunghi periodi di riposo; ci sono bambini che dormono anche 20 ore, mentre per altri 14 ore sono sufficienti.
Il sonno del neonato è interrotto ogni 2-3 ore circa dal senso di fame, tuttavia anche qui ci sono delle differenze, ad esempio alcuni hanno un riposo più continuativo, mentre altri si svegliano ogni 30-60 minuti.
Ora, il sonno nei bambini come negli adulti è costituito da cicli, la loro lunghezza e struttura varia con l’età.
I cicli nel neonato sono brevi, durano circa 40-50 minuti con una prevalenza della fase REM (più leggero e con intensa attività cerebrale) rispetto a quello più calmo e profondo, quindi più ristorativo.
Il sonno nei bambini è diverso dalle abitudini dei genitori, quindi anche dalle loro attese.
Mamma e papà possono anche abituare il piccolo a svegliarsi di giorno e stare in un ambiente luminoso, in ogni caso solo più avanti il neonato sarà in grado di adottare ritmi sonno veglia più simili a quelli degli adulti.
Come e quanto dorme il neonato ad un mese di vita
Verso il mese di vita il neonato inizia a svegliarsi e interagire maggiormente con il suo ambiente, mantenendo comunque la media di 14-16 ore al giorno.
I cicli sono brevi e distribuiti equamente nelle 24 ore e le interruzioni per mangiare sono frequenti, sia di giorno che di notte.
Come e quanto dorme il neonato a 2 mesi
I periodi di veglia iniziano a concentrarsi verso il pomeriggio sera, spesso associati ad una irrequietezza legata al suo adattamento alla vita extrauterina.
Qui il bambino inizia ad acquisire il ritmo circadiano (organizzato cioè sulla periodicità delle 24 ore) per il sonno oltre ad altre funzioni come la temperatura corporea, quella cardiocircolatoria, la produzione di ormoni, il tutto con una notevole variabilità individuale.
Qui si può iniziare a stabilire un orario più o meno costante per il riposo notturno e collegarlo con i pasti, anche se il bambino continuerà a svegliarsi di notte.
In questa fase si possono adottare dei rituali di addormentamento, ad esempio prima di andare a letto si fa il bagnetto, si mettono delle luci soffuse, si canta una canzoncina.
Anche qui, le differenze fra bambini possono essere notevoli.
Come e quanto dorme il neonato a 3 mesi
Verso i 3 mesi il neonato inizia a differenziare il sonno notturno da quello diurno.
Mediamente le ore si riducono a 13-14, con lunghi periodi di veglia durante il giorno alternati da sonnellini più brevi.
Durante la notte invece, i periodi di sonno sono più lunghi.
In questa fase i cicli sono più lunghi, il sonno profondo aumenta rispetto alla fase leggera REM.
Le esigenze complessive di sonno, mediamente, si riducono a 13-14 ore.
Come e quanto dorme il neonato a 4-6 mesi
In questa fase le ore di sonno nei bambini sono di 12-14 ore al giorno, concentrate maggiormente nelle ore notturne.
Di notte iniziano a dormire in modo più continuativo, anche per 6 ore di fila, tuttavia alcuni bambini continuano svegliarsi di notte per mangiare.
In questa fase i cicli sono più lunghi, durano circa 70 minuti, le fasi di sonno profondo prevalgono rispetto alla fase leggera REM.
Verso i 5-6 mesi di età nel bambino si affaccia una fase dello sviluppo chiamata “angoscia di separazione”
Il bambino potrebbe faticare ad addormentarsi la sera, mentre i risvegli notturni diventano improvvisamente più frequenti.
Questo è normale perché corrisponde ad una fase legata allo sviluppo psicologico del bambino.
Per ciò che concerne il riposo diurno, il bambino inizia ad essere influenzato dal ritmo naturale luce buio.
Qui mamma e papà possono aiutare il bambino ad adottare buone abitudini di riposo, programmando i sonnellini diurni in modo che non siano troppo lunghi e che quindi, non alterino il sonno notturno.
Come e quanto dorme il bambino a 7-9 mesi
A questa età tendenzialmente il bambino ha un ritmo sonno veglia abbastanza definito, anche i pisolini diurni tendono a diminuire.
In ogni caso, ci sono differenze da bambino a bambino.
Il riposo notturno è ancora condizionato dall’ansia di separazione oltre che dalle novità sempre più frequenti che il bambino scopre durante il giorno, caricandolo di energie che, durante la notte, stimolano sia fantasie che risvegli.
Solitamente i risvegli notturni avvengono fra le 21 e le 24 e fra le 3 e le 6 del mattino.
Risvegli notturni
Ci sono abitudini che, date dai genitori in maniera inconsapevole, possono favorire i risvegli notturni nei bambini.
Ad esempio, se un bambino si sveglia mamma e papà potrebbero dargli dell’acqua, una tisana, del latte o addirittura farlo giocare per breve tempo.
Queste abitudini favoriscono i risvegli notturni del bambino invece di contrastarli.
Lo stesso vale per lo poppate al seno o al biberon.
Le poppate notturne oltre al valore nutrizionale per il piccolo sono sia una rassicurazione che un modo per ricevere piacere, quindi anche un incentivo per svegliarsi di notte.
Ecco perché dai 9 mesi in poi è utile cercare di togliere queste abitudini, riducendo anche le poppate notturne, possibilmente non più di una, altrimenti rischiamo di alterare il sonno nei bambini.
Come e quanto dorme il bambino a 10-12 mesi
A questa età la maggior parte dei bambini dorme tutta la notte, senza svegliarsi per mangiare.
Il sonno si riduce a circa 12 ore al giorno, mentre i sonnellini diurni tendenzialmente non sono più di due.
In questa fase il bambino non ha ancora raggiunto un suo schema quotidiano costante, quindi è bene aiutarlo a seguire una routine, poiché è in questa fase che si creano le basi per un buon sonno anche negli anni successivi.
Ad esempio, se i pisolini diurni sono troppo lunghi possono togliere riposo alla notte, quindi alterare il sonno nei bambini.
È anche importante andare a dormire ad un orario costante, adottando rituali che aiutino il bambino ad abbandonare serenamente lo stato di veglia, come ad esempio un bagnetto, la favola della buonanotte, la ninna nanna.